Si chiama Rosalba De Carlo, ha ascendenze nobili (i
baroni Andriani De Vito di Corigliano d'Otranto) e una consuetudine con il
mondo contadino che ha alimentato in lei un viscerale attaccamento alla cultura
ed alle tradizioni, anche gastronomiche, del Salento. Oggi, grazie al suo
ristorante Alle due Corti, ha la possibilità di condividere le proprie
esperienze ed i propri ricordi, fatti di forti sensazioni e sapori d'altri
tempi. Il pubblico la segue, tanto che il suo nome è stato fatto persino
dal New York Times. Il ristorante si trova nel centro storico di Lecce: il
cuore di una città per proporre il cuore gastronomico della vera salentitudine,
che per rispetto delle tradizioni chiama i piatti con i nomi di una volta:
Ranu, pesieddhi e carciofi, Taieddha, Spaghetti cu li pummitori scattariciati,
Ricciareddhe cu le marangiane allu sucu, Fave nette cu le cecore, Minchiarieddhi
cu la recotta scante, Cocule te marangiane, 'Binchiamariti, Turcinieddhi.
Le traduzioni si hanno sul posto, perchè è
giusto riconoscere a questa cucina il diritto di raccontarsi nei modi che
ritiene più opportuni, dando valore al proprio passato e spiegandolo
a chi non lo conosce.